Sfida 1: Alloggio nei campi

In preparazione a code4refugees, abbiamo cercato di immaginare le difficoltà che possono emergere durante la gestione di una crisi umanitaria come quella della guerra in Ucraina. Abbiamo realizzato una lunga lista, ma poi ci siamo chiesti: chi ci assicura che questi siano i reali problemi che vengono affrontati sul campo?

Abbiamo così contattato diverse Onlus, Associazioni ed Enti del territorio, il cui lavoro è soccorrere il prossimo durante le calamità o le guerre, operando direttamente sul campo. Chi meglio di loro può dirci quali sono i problemi da risolvere?

La Croce Rossa Italiana, da sempre in prima linea su queste attività, ha risposto al nostro appello. Dopo diverse interazioni e varie interviste siamo giunti alla formulazione di due vere e proprie sfide. In questo articolo vi presentiamo la seconda di queste sfide, quella relativa alla biografia unificata.

Contesto

Le persone che fuggono dalla situazione di pericolo in cui si trovano (ad esempio la guerra o un terremoto), sono in cerca di un luogo sicuro dove potersi rifugiare. Questo luogo è quasi sempre un campo profughi che si trova nelle zone prossime all’emergenza (ad esempio nei paesi al confine con l’Ucraina).

Una volta giunte al campo, le persone vengono accolte ed assegnate ad un alloggio all’interno delle strutture disponibili nel campo, di solito tendoni. Quando poi vanno via, si registra l’uscita e gli alloggi utilizzati tornano di nuovo disponibili.

Al momento tutto questo viene gestito con “strumenti di fortuna” (come fogli di calcolo e documenti di varia natura).

I campi profughi sono spesso costituiti da un numero variabile di moduli base, detti tendoni. Ciascun tendone è suddiviso in vari “alloggi”, che possono accogliere un numero variabile di persone. Un intero tendone può contenere fino a 50 persone, i singoli alloggi invece di solito non contengono più di 8 letti (4 letti a castello).

Difficoltà e Desiderata

Nonostante l’apparente semplicità e linearità, la procedura di assegnazione è più complicata di quanto sembri.

Efficacia dell’assegnazione

Affinché l’assegnazione sia efficace, è necessario conoscere le esigenze dei profughi ed anche lo stato di utilizzo corrente del campo.

Al momento si tiene conto di due esigenze primarie:

  1. mantenere unito il nucleo familiare. Quindi è importante sapere se il profugo che arriva è da solo o con la famiglia;
  2. fornire supporto ai disabili. Quindi è importante conoscere il tipo di eventuale disabilità.

Tuttavia, noi esseri umani abbiamo molte più esigenze! Soddisfare solo queste due può generare una soluzione temporanea. Per questo motivo, si dovrebbe tenere conto anche di altre esigenze, in ordine di priorità:

  1. Culturali
  2. Religiose
  3. Sociali

Per un’ottimale risoluzione del problema dell’assegnazione, bisogna tenere conto non solo delle persone all’interno dello specifico alloggio, ma anche di quelle negli alloggi adiacenti.

Tutto questo faciliterebbe enormemente prima di tutto le operazioni di accoglienza nei campi, poi migliorerebbe le condizioni di permanenza e, infine, ridurrebbe anche lo stesso tempo di permanenza, facilitando tutte le fasi successive.

Aggiornamento delle informazioni

Le esigenze dei profughi accolti nei campi attendati possono anche variare nel tempo.

Ad esempio, a volte i vari membri di una stessa famiglia arrivano in momenti diversi. Quindi una persona potrebbe arrivare da sola ed essere sistemata in un alloggio singolo. Dopo qualche giorno potrebbero arrivare dei familiari. Questo richiederebbe dunque non solo di assegnare i nuovi arrivati, ma anche di spostare chi era arrivato prima.

Tra l’altro, i nuovi membri della famiglia potrebbero anche non sapere che nel campo in cui sono arrivati c’è un loro familiare.

Tutte queste circostanze fanno sì che a volte i profughi cambino alloggio.

Nonostante una efficace risoluzione del problema 1 ridurrebbe drasticamente i cambi di alloggio, non li cancellerà del tutto. Quindi è importante poter tracciare tutte le modifiche nel campo nel momento stesso in cui avvengono.

Batteria e connessione internet

Nonostante i profughi possano avere con sé i propri smartphone, il loro utilizzo è fortemente limitato da due aspetti: la possibilità di caricare la batteria, la possibilità di poter utilizzare una connessione dati senza incorrere in pagamenti.

Cosa potrai fare durante l’Hackathon?

Esponi le tue idee, ascolta le idee degli altri, dialoga.

Se ti si accende una lampadina, allora crea una nuova idea all’interno di Eventornado (la piattaforma usata durante l’Hackathon). Altrimenti unisciti ad una delle idee create da altri partecipanti.

Assieme al tuo Team, prova a realizzare un prototipo di sistema informatico che possa risolvere la sfida in maniera solida e scalabile. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Descrivi le funzionalità o gli schemi logici della tua soluzione digitale
  • Realizza un mock-up del Front-End della soluzione
  • Configura un DB creando i flussi di lavoro implementando il Back-End
  • Immagina un nome ed un logo per la tua soluzione